TERAMO – Teramo cenerentola nella capacità di intercettare fondi strutturali? Una soluzione ci sarebbe e la individua Giovanni Rosci che inquesta tornata elettorale si candida con "Teramo Vive" a sostegno di Gianguido D’Alberto: «Costituire un Ufficio finanziamenti – spiega Rosci -, composto da personale interno riqualificato, che si occupi di intercettare fondi comunitari e che partecipi ai bandi regionali e nazionali al fine di avere nuove entrate finanziarie. Secondo Rosci attraverso progetti validi ed efficaci «sarebbe possibile finanziare settori come l’edilizia scolastica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, il recupero del Teatro Romano, del Castello Della Monica, la sistemazione degli impianti sportivi», e la presenza di una struttura del genere farebbe aggirare le carenze evidenziate negli anni passati, «senza correre il rischio di dimenticarsi dell’esistenza dei bandi, come è accaduto la per mancanza di una cabina di regia – aggiunge Rosci – per colpa dell’assenza dell’indirizzo politico o dell’indirizzo amministrativo».
Attraverso l’Ufficio finanziamenti si potrebbe reperire «risorse per i progetti smart city, mobilità sostenibile, gestione e miglioramento del ciclo dei rifiuti, presentando le necessarie domande di finanziamento per partecipare ai bandi europei della programmazione Fondi strutturali 2014/2020 e prepararci ad analizzare il contenuto dei progetti che verranno finanziati dalla prossima programmazione Fondi strutturali 2021-2027 – conclude il candidato a consigliere di ‘Teramo Vive’ -: sarebbe così possibil realizzare e concretizzare i progetti utili per la nostra città senza alcun ulteriore esborso a carico dei cittadini e senza gravare sulla già pesante situazione debitoria del Comune».